domenica 7 marzo 2010

consigli per gli acquisti - Simon and Garfunkel, Greatest Hits



Con un po' di ritardo - ma poi chi l'ha detto che bisogna essere puntuali? - comincio a rispondere al post di luca sui consigli per gli acquisti. Non male come proponimento, meditare su cosa consiglieresti a scatola chiusa alla maggioranza dei compari tuoi. Medita medita, alla fine come disco che consiglierei proprio a tutti, facendo arruffare il pelo alla mia anima punk, storcere il naso agli amici barricaderi e soprattutto disegnando un punto interrogativo sui visi più giovani, propongo questo, il Greatest Hits di Simon e Garfunkel. Banale, o mainstream che vuol dire la stessa cosa ma fa più figo, datato, presente in ogni minima collezione di ogni fricchettone diretto in Grecia nel ventennio 70-80. Perchè allora? Perchè al di là di una singola eccezione (la discutibile "Cecilia") è una raccolta di melodie meravigliose, che ti fanno venir voglia di ringraziare Dio (se credenti) di avere le orecchie, suonata con arrangiamenti forse non geniali ma compassati ed eleganti, cantata da due voci funamboliche senza compiacimenti (provate a seguire Garfunkel su Bridge Over Troubled Water e poi mi dite). E come se ciò non bastasse, esiste un album nell'album, una doppia lettura che riempie e rende solido nel tempo il disco. Ogni canzone di Paul Simon (in versione pre-africana) è una piccola storia di solitudine, alienazione, sconfitta, lontananza, amore. Narrata con garbo, misura, poesia. America, Kathy's Song, I am a Rock, Homeward Bound, The boxer, The sounds of silence, For Emily... Prendetevi i testi, leggeteli anche senza musica e probabilmente avrete sotto gli occhi una delle più belle raccolte poetiche degli ultimi decenni. E se le rileggerete fra altri 30 anni, le poesie saranno ancora lì, intatte.

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